
L'origano (Origanum vulgare) è un arbusto della famiglia delle Lamiacee; cresce nelle regioni mediterranee e nelle zone temperate dell'Europa centrale.
Da un fusto legnoso sotterraneo si dipartono i rami cespugliosi coperti da fitta peluria, alcuni con foglie dal margine liscio e di colore verde scuro, altri con fiori rosati raccolti in piccole pannocchie.
Quando la pianta è in piena fioritura, si tagliano le sommità che verranno fatte essiccare in un luogo ombreggiato e ventilato (in questo modo gli oli essenziali non andranno perduti).
Celebre come ingrediente indispensabile per una buona pizza, l'origano vanta anche proprietà in grado di risolvere alcuni problemi legati a stomaco e intestino: aiuta infatti la digestione stimolando la produzione di bile e calma la diarrea.
Olio essenziale di origano: applicazione e posologia
L'olio essenziale di origano si presta per curare tutte le infezioni acute del tratto digerente e del sistema respiratorio.
Secondo il ricercatore francese Paul Belaiche esso appartiene, insieme con gli oli di santoreggia, di cannella, di timo, di garofano e di melaleuca, al gruppo di quelli in cui i principi attivi antibatterici sono presenti in concentrazioni maggiori, superato solo dal timo.
Applicazioni e posologia.
L'olio essenziale di origano ha in linea di massima le stesse applicazioni di quello di timo, poiché contiene principalmente i fenoli naturali timolo e carvacrolo. Le preparazioni a base di olio essenziale o di fiori e foglie essiccate hanno potere antisettico e al contempo sono tonificanti per l'intero organismo.
Mescolato ad altre erbe come timo, salvia e camomilla si presta per imbottire piccoli cuscini che, riscaldati pochi minuti nel forno, possono essere applicati sulla parte dolente in caso di crampi o di dolori a stomaco, intestino, orecchie, denti e gola.
L'infuso di origano si prepara mettendo un cucchiaino da té di foglie e fiori essiccati in una tazza e versandovi sopra 1/4 di lt d'acqua bollente. Coprite con un piattino la tazza per evitare che gli oli essenziali si disperdano, e lasciate in infusione per 15 minuti.
Addolcito con un po' di miele costituisce un rimedio emolliente e fluidificante, di grande utilità in caso di bronchite; se però avete problemi a stomaco e intestino dovete eliminare il miele.
L'olio essenziale si è dimostrato molto utile nei casi di infezioni acute: prendete ogni 2 ore un cucchiaino da té di olio di semi di girasole con 3 gocce di olio di origano, per un massimo di 10 volte il giorno.
L'olio di semi di girasole ha la doppia funzione di 'trasportare' i principi attivi dell'olio di origano e ridurre l'effetto irritante dei fenoli.
Una cura a base di olio essenziale di origano non deve protrarsi oltre le 3 settimane, perché i fenoli possono alterare il metabolismo del fegato, mentre per l'assunzione anche quotidiana sotto forma di spezia o infuso non sono state segnalate controindicazioni.
A causa dell'effetto irritante non dovete mai usare l'olio di origano puro su pelle o mucose; durante la gravidanza, inoltre, deve essere evitato del tutto.
L'origano può essere impiegato anche per bagni e pediluvi.
Nel caso di eczemi, eruzioni cutanee di origine allergica o pelle impura, una volta la settimana aggiungete all'acqua del bagno un infuso molto concentrato, ottenuto mettendo 50-60 g di origano in 1 lt d'acqua bollente.
Per un pediluvio tonificante e deodorante versate nell'acqua del pediluvio 1/4 di lt di infuso, ottenuto questa volta con 5 g di origano.
Come si coltiva l'origano
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Specie botanica: Origanum vulgare.
Famiglia: Labiatae.
Altri nomi usuali: regano, acciughero, maggiorana selvatica.
Caratteristiche vegetative: Lungo le coste del Mediterraneo e comunque anche altrove, in posti caldi e ben soleggiati, crescono allo stato spontaneo diverse specie di Origanum delle quali senz'altro il più comune è l'Origano vulgare, cioè il vero origano.
Altre specie similari sono l'Origano majorana, cioè la classica maggiorana gentile. l'Origano onites, conosciuto come maggiorana invernale, l'Origano laevigatum e simili.
L'origano e le altre specie citate sono delle labiate a foglie fortemente odorose e di sapore piccante che si utilizzano in cucina come aromatizzanti; però, a differenza della maggiorana di cui si impiegano a tale scopo le foglie tenere, dell'origano si usano le sommità fiorite, fresche o meglio secche, che inoltre hanno ottime proprietà medicinali.
L'Origanum vulgare è comunissimo ovunque in tutta Italia fin sui pendii soleggiati delle regioni settentrionali; comunque è più frequente al meridione e lungo le coste dove le foglie e le cime fiorite prendono un aroma molto più intenso e gradevole; quelle delle piante cresciute in zone più fredde hanno invece un sapore ben diverso e nettamente erbaceo.
È una pianta perenne e cespitosa a foglie di colore verde carico e assai pelose; i fiori sono piccoli e di colore bianco-rosato mentre le bratee fiorali sono rossastre e assai appariscenti.
Come si coltiva l'origano:
L'origano è rusticissimo e cresce ovunque; sì riproduce per seme o per divisione dei cespi e si pianta su terreni permeabili o anche asciutti, ma sempre in posti caldi e ben soleggiati.
È una pianta cespitosa e di rapida crescita che tende ad infoltirsi notevolmente dato che i fusti sviluppatisi vicino a terra radicano e si espandono orizzontalmente, questi polloni si possono ovviamente utilizzare per la propagazione.
Dopo qualche anno conviene estirpare i cespi per suddividerli e rinnovare l'impianto.
SCHEDA COLTURALE DELL'ORIGANO.
Clima: temperato-caldo.
Terreno: qualsiasi, anche superficiale o sassoso.
Esposizione: a pieno sole.
Moltiplicazione: per seme oppure per suddivisione dei cespi.
Semina: a fine inverno in semenzaio.
Numero dei semi per grammo: 450.
Seme occorrente: 2 gr. per 10 mq. di semenzaio.
Ciclo colturale: è una pianta erbacea perenne.
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